È lo specialista che cura i disordini, i disturbi e i dolori che si manifestano sulla zona testa-collo e che sono legati alle tensioni dei muscoli inseriti sulla mandibola. Tutti questi disturbi, chiamati disordini temporo-mandibolari, sempre più presenti nei bambini e adolescenti, possono presentarsi con cefalea, rumori articolari vicino l’orecchio, difficoltà e dolore alla masticazione e ad aprire la bocca e bruxismo. Inoltre, lo gnatologo oggi riveste un ruolo importante nella gestione delle sindromi da apnea notturna ostruttiva, sempre più frequenti e impattanti nella salute pubblica.
I disordini temporo-mandibolari possono manifestarsi con diversi sintomi, tra cui:
Nei casi più gravi si può arrivare anche al blocco delle articolazioni temporo-mandibolari.
Il primo passo è la visita specialistica gnatologica, in cui si analizzano le parafunzioni masticatorie e si valuta lo stato dei muscoli e delle articolazioni. A questo punto si può ricorrere anche ad esami aggiuntivi, per ottenere tutte le informazioni necessarie e formulare un piano di trattamento. Gli strumenti utilizzati saranno a pparecchi removibili intra-orali , associati a fisioterapia.
Infatti l’obiettivo primario è migliorare la sintomatologia del paziente, alleviare il dolore e i disturbi collaterali, che possono davvero intaccare la qualità della vita. Successivamente si provvede alla rieducazione del paziente, che imparerà la giusta posizione di riposo della mandibola.
Veri e propri attacchi di apnea durante il sonno, con la conseguente riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue: questa la manifestazione principale della sindrome (OSAS). Si tratta di un disturbo che può intaccare in modo significativo la routine del paziente: infatti, oltre al russamento, al sonno agitato e alle pause respiratorie durante la notte, la sindrome da apnea causa cefalee, sonnolenza diurna, irritabilità e deficit cognitivi che possono mettere in pericolo le relazioni, le occupazioni e la vita stessa di chi ne soffre.
Si parte da una visita specialistica, test specifici ed esame strumentale polisonografico, per individuare la classificazione per gradi. Le terapie da impiegare, a seconda dei casi, possono essere diverse: dalla terapia medica, alla mascherina notturna, fino alla chirurgia e agli apparecchi gnatologici.
Lo scopo è quello di ridurre i sintomi, eliminare i fattori di rischio e migliorare la qualità della vita del paziente.
La gnatologia sportiva è una specializzazione di questa disciplina, studiata proprio per rispondere ai problemi che può avere chi pratica attività agonistica. L’obiettivo è quello di prevenire possibili traumi e incidenti alla bocca durante e in seguito al movimento.
Vengono utilizzati principalmente, come terapia preventiva, dei veri e propri paradenti, costruiti su misura sul paziente, che andranno a proteggere la dentatura.
Oltre al trattamento attraverso apparecchi gnatologici è importante che il paziente impari a gestire il proprio problema, rieduchi i muscoli e ristabilisca il controllo sul corpo. Per questo nel nostro studio è presente un fisioterapista osteopata, in grado di seguire, unitamente all’Odontoiatra, il decorso del disturbo.
Il primo obiettivo è quello di migliorare la sintomatologia del paziente, alleviare il dolore, la tensione ed aumentare la mobilità della mandibola. Questo si ottiene attraverso l’uso di apparecchi removibili intra-orali (notturni e/o diurni) e cicli di fisioterapia sulle articolazioni e sui muscoli del distretto testa-collo. In questa fase è fondamentale che il paziente sia collaborativo, impegnandosi a controllare le abitudini viziate che sovraccaricano i muscoli e le articolazioni, come il serramento dentale diurno, il consumo eccessivo di gomme da masticare, l’ansia.
Una volta migliorati i sintomi si può passare alla rieducazione motoria del paziente con l’obiettivo di insegnare la posizione di riposo della mandibola, da mantenere almeno nelle ore diurne. Di notte sarà l’apparecchio gantologico a proteggere la dentatura dagli effetti del bruxismo.